Disbiosi Intestinale

Disbiosi Intestinale

Disbiosi Intestinale

A cura di Vladimiro Lambertelli

Quando l’equilibrio tra la microflora e l’organismo si rompe si assiste al fenomeno della disbiosi, cioè ad una condizione di devianza della norma eubiotica, in cui sono presenti batteri intestinali anomali. Ai nostri giorni ci imbattiamo molto di frequente in una simile situazione. Nel momento in cui la flora batterica intestinale viene alterata, generalmente assistiamo ad una soppressione del gruppo di batterio bifido da parte del coliforme. Gli altri normali commensali intestinali, soprattutto proteus e clostridii, possono, in tale situazione, aumentare rapidamente di numero, cosa che si può rilevare anche da un accurato esame delle feci. Le cause che portano alla disbiosi sono numerose; fra le più importanti c’è l’uso degli antibiotici, non solo per assunzione diretta, ma anche attraverso le carni di animali, che sono stati trattati con tali farmaci. Soprattutto se il paziente non ha l’accortezza di ingerire quantità sufficienti di yogurt vivo durante un trattamento antibiotico, facilmente gliene deriverà una disbiosi con danni permanenti alla flora colonica. E’ stato dimostrato, infatti, che i lactobacilli possiedono molti specifici effetti terapeutici, tra cui: sintesi di vitamine, distruzione di componenti antinutrizionali comunemente presenti nel cibo, produzioni di antibiotici per controllare la micro-ecologia gastro-intestinale, cura e protezione contro la diarrea batterica e riduzione dello stato di ansietà. Anche ogni situazione che alteri il PH intestinale porterà a questa situazione: si può trattare di disfunzioni del pancreas o dell’apparato epatobiliare oppure di gastriti iperacide o anacide.
In tutti questi casi, i vari succhi digestivi non si neutralizzano più a vicenda per creare un corretto equilibrio acido-basico nel lume intestinale e le conseguenze saranno a spirale, finché non si interverrà a ripristinare l’equilibrio alterato.
Lo stress, questa onnipotente causa di malattia, agisce sulla mucosa gastro-enterica, così come vi agisce un’alimentazione scorretta sia in senso quantitativo che qualitativo. A questo proposito molto ci sarebbe da dire. La simbiosi intestinale può essere alterata da uno sbagliato rapporto qualitativo fra i cibi proteici (che, in eccesso portano a putrefazione), e i carboidrati (che danno fermentazione). Questo squilibrio, oltre allo scarso apporto di fibre alimentari (che permette un eccessivo ristagno dei cibi nell’intestino), può condurre a meteorismo, oltre che ad un abnorme riassorbimento di tossine. Anche gli additivi chimici che ingeriamo involontariamente ogni giorno, possono alterare il corretto funzionamento dell’omeostasi intestinale, e recare gravi danni permanenti a tutto l’organismo nei suoi vari apparati (nervoso, circolatorio); questo per citare solo i capitoli più importanti dell’argomento che stiamo trattando. In un certo senso stiamo parlando di inquinamento; questa volta a livello della microflora di ognuno di noi. La disbiosi può essere considerata come una “malattia di base” con molti sintomi. Partendo dai più ovvi, come flatulenza e meteorismo intermittente o irregolarità nell’evacuazione, possiamo arrivare fino alla sindrome del colon irritabile, al colon spastico, alle coliti ulcerative e addirittura alle diverticoliti.

Lactobacillus Acidophylus
Come è noto è il più importante batterio ”amico” dell’intestino tenue e promuove l’ambiente ideale per l’appropriata digestione e assimilazione del cibo. Come vedremo in seguito, la ricerca ha dimostrato che esso svolge anche molte altre ed importanti funzioni. Purtroppo al giorno d’oggi, a causa dell’impoverimento e del trattamento artificiale dei cibi, dell’inquinamento e dello stress, la gran parte delle persone ha una presenza scarsa di batteri amici negli intestini. L’Acidophilus può essere distrutto da: 1. Eventi stressanti; 2. Acqua trattata con cloro o fluoro; 3. Cattive abitudini alimentari; 4. Farmaci ad azione antibiotica e pillola anticoncezionale. Pertanto una supplementazione di Acidophilus di buona qualità è diventata essenziale al giorno d’oggi non solo per prevenire l’insorgenza di malattie intestinali, ma anche per superare la disbiosi, e restituire all’intero organismo quella funzionalità senza la quale diventa impossibile risolvere qualsiasi tipo di patologia. I) In generale, l’assunzione di Acidophilus migliora la digestione e l’assimilazione, e previene la formazione di flatulenza e gonfiore post-prandiale. II) L’assunzione di Acidophilus tende generalmente a migliorare o addirittura a risolvere i problemi di costipazione. III) Il Lactobacillus Acidophilus fornisce al corpo l’enzima Lattasi, di cui molte persone sono carenti, aiutandole così ad assimilare i prodotti caseari, e ad avere così maggiori possibilità di utilizzare il calcio in essi contenuto. IV) L’Acidophilus interviene nella assimilazione e produzione delle vitamine del gruppo B. Il Lactobacillus Acidophilus è l’unico che, secondo i risultati di oltre 10 anni di ricerca medica: a) resiste in maniera adeguata sia alle condizioni acide che alcaline, e che dunque riesce a superare in maniera sufficiente l’acidità del tratto gastrico; b) riesce ad aderire alle pareti intestinali e a riprodursi nell’ambiente intestinale; c) produce quantità elevate di acidophilina, ad azione antibiotica.

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