Immuno Modulazione
Favorire e sostenere le difese immunitarie – migliorare e potenziare le performance psicofiche
A cura del Dr. G. Galluzzo
Si può definire immunomodulazione l’insieme dei processi di regolazione attraverso cui le risposte immunitarie sono attivate, ridotte e/o aumentate in base alle condizioni in cui si trova l’organismo. Precisamente nel trattamento di reazioni inadeguate del sistema immunitario, l’immunomodulazione può essere intesa come approccio terapeutico con cui si intende intervenire sui processi di regolazione dei sistemi di difesa.
Regolare le reazioni immunitarie significa impostare le difese organiche sul giusto livello di azione, stimolando un sistema immunitario non reattivo oppure frenando risposte immunitarie se iperreattive o, se necessario, mantenendo i sintomi clinici, ad esempio di infiammazione, entro livelli accettabili per il paziente.
Le situazioni in cui questo tipo di intervento può rendersi necessario sono molteplici. Costanti fattori stressogeni, siano essi psicologici, emozionali o fisici, possono portare la rete immunitaria a non rispondere correttamente e determinare danni di diversa entità. Il nostro organismo è continuamente sottoposto a stimoli di varia natura e origine (esogeni/endogeni, psichicoemozionali, fisici, ambientali); riuscire a rispondervi in maniera efficiente, adottare i corretti meccanismi di interazione, mantenere e proteggere l’omeostasi non è sempre semplice e spesso possono verificarsi difetti più o meno gravi in base allo stato di salute. Ritmi di vita frenetici, persistenti stress lavorativi, superallenamenti fisici possono determinare un sovraffaticamento dell’organismo in generale e del sistema immunitario in particolare. È ormai ampiamente dimostrato come stati di stress psicofisico possano determinare una riduzione delle prestazioni sia fisiche sia mentali e, soprattutto, un’alterazione delle difese immunitarie con conseguente predisposizione a malattie, infezioni, stati infiammatori. In questi casi è indispensabile intervenire a sostegno della complessa rete immunitaria al fine di potenziare e migliorare le performance psicofisiche, garantendo un complessivo stato di efficienza e di benessere.
SFORZO FISICO
Energia è sinonimo oltre che di potenza anche di resistenza. La molecola simbolo dell’energia corporea è l’ATP, adenosintrifosfato, implicato nella maggior parte delle reazioni metaboliche endoergoniche. Anche lo sforzo fisico, per essere compiuto, richiede una certa quantità di questa moneta energetica. Tanto più i sistemi energetici coinvolti nell’esercizio fisico sono efficienti, migliore sarà il risultato. Un corretto funzionamento degli apparati respiratorio e cardiovascolare, un buono stato muscolare contribuiscono a migliorare la resistenza fisica, intesa come capacità di mantenere un determinato sforzo fisico per un certo lasso di tempo, contrastando il senso di fatica. Nella sintesi di ATP è indispensabile la presenza di fosfocreatina, che viene dalla fosforilazione della creatina, a sua volta generata da alcuni aminoacidi tra cui la glicina. Altro processo chiave nella produzione di energia è la metilazione, che influenza molteplici reazioni metaboliche, come il rendimento psicofisico, nonché reazioni a carico del DNA. Rendimento energetico e longevità del materiale genetico sono quindi strettamente dipendenti dalla presenza di gruppi metilici.
Secondo ricerche svolte negli Stati uniti e in Russia la N,N Dimetilglicina (o dimetiliglicina – DMG) trova utile impiego nel trattamento di diverse condizioni correlate con stati di stress sia fisico sia psichico (risposte immuno-deficenti, problemi respiratori, sindromi da affaticamento cronico, stati allergici, alterazioni neurologiche, artriti, disturbi glicemici, affezioni cardiovascolari ed epatiche). DMG gocce.
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