Le lesioni nella corsa

Le lesioni nella corsa

Le lesioni nella corsa

A cura di Paride Travaglini

Correre fa bene alla salute, ma come visto la corsa è uno sport traumatico e se non praticata nella maniera corretta può causare problemi più o meno gravi.
Le lesioni riguardano principalmente i muscoli, i tendini e le articolazioni; cause e concause di tali problematiche sono da ricondursi principalmente a sovraccarichi funzionali usuranti, quindi ad una non corretta gestione dell’allenamento.
Nella corsa di resistenza le lesioni muscolari sono favorite dall’imperfetta preparazione o inadeguato riscaldamento, da carenze tecniche nella corsa e scarsa flessibilità, dall’indebolimento del muscolo per precedente lesione non ancora completamente stabilizzata, da esiti cicatriziali, dall’aumento della tensione muscolare legata sia a fattori fisici che psicologici e non da ultimo dall’affaticamento del muscolo per superallenamento e quindi da un recupero insufficiente dopo un precedente sforzo.
Questo fattore è forse quello che si riscontra maggiormente negli atleti “amatori” (soprattutto fai da te) abituati molto spesso a non considerare il recupero parte integrante ed importante dell’allenamento ed attribuire alla causa del trauma uno scarsa forza muscolare.
Ci sono traumi diretti come le contusioni e lesioni muscolari acute dovute a traumi indiretti quali contrazione troppo rapida del muscolo proveniente da una fase di completo rilasciamento, oppure da un iper-allungamento o ancora da un sovraccarico di lavoro, che in base alla gravità si distinguono in contratture, stiramenti o elongazioni, distrazioni e che sono quelle più critiche per lo sportivo.
Nella corsa i muscoli interessati più frequentemente dalle lesioni acute sono il quadricipite, il tricipite surale e i muscoli ischio-crurali.
La contrattura non è una vera e propria lesione. E’ una contrazione involontaria, insistente, caratterizzata dall’aumento diffuso del tono muscolare, con dolore non localizzato, ritardato a latenza variabile rispetto all’attività sportiva che in genere può essere portata a termine senza problemi; si cura con calore, massaggi e stretching.
L’elongazione o stiramento avviene per sollecitazione eccessiva in allungamento del muscolo. Si tratta anche in questo caso di un’alterazione del tono muscolare; si assiste ad una distensione delle fibrocellule muscolari ma non c’è rottura e quindi tumefazione o ecchimosi.
La sintomatologia si manifesta con un dolore acuto a livello dell’intera fascia muscolare durante l’attività sportiva e in genere non impedisce il suo proseguimento; tuttavia il fastidio tende ad aumentare progressivamente.
E’ molto importante interrompere subito la gara o l’allenamento per evitare di procurarsi una lesione più seria. Le distrazioni (conosciute più comunemente come strappi) sono lesioni gravi caratterizzate da lacerazioni delle fibre muscolari; a seconda della gravità e quindi della percentuale delle fibre coinvolte abbiamo distrazioni di 1°, 2°, e di 3° grado.
Nella distrazione di 1°grado il dolore è di tipo trafittivo ed impedisce il proseguimento dell’attività ed il muscolo è doloroso in toto.
La distrazione di 2° grado è caratterizzata da impotenza funzionale, dolore localizzato in un punto preciso con ecchimosi tardive.
Nella distrazione di 3°grado si assiste all’interruzione totale o subtotale del muscolo; compare un ematoma istantaneo e si avverte dolore anche a riposo. Si ha impotenza funzionale immediata e totale. In caso di lesioni muscolari acute, nell’immediato procedere con la crioterapia locale, non massaggiare, procedere con bendaggio compressivo e bendaggio di tutto il muscolo evitare il carico, elevare l’arto mantenendolo in scarico. E’ importante il riposo assoluto!
L’ecografia consente di stabilire lo stato preciso della situazione patologica e di seguirne l’evoluzione e la guarigione; i tempi di recupero vanno da alcune settimane per stiramenti e distrazioni di 1° grado fino a mesi per distrazioni di 2° grado e rotture totali.
Gli antiossidanti possono essere una soluzione efficace a riguardo. L’utilizzo preventivo di supplementi antiossidanti negli atleti è necessario per combattere l’inevitabile danno muscolare causato dai radicali liberi generati dall’esercizio, nonché per accorciare il tempo di recupero degli allenamenti; l’integrazione antiossidante dovrebbe essere parte integrante di ogni programma nutrizionale di tutte le discipline sportive.

Il protocollo integrativo Bio-Food è un programma nutrizionale specifico che oltre ad ottimizzare il rendimento sportivo, protegge i nostri muscoli dai danni causati dai radicali liberi durante l’allenamento e favorisce il benessere quotidiano. L’integrazione regolare di estratti multiminerali in forma bio-attiva (Mitoddy), rigeneratori mitocondriali proenergetici (BIOnadhplus), antiossidanti dell’ultima generazione (NutrigenSOD), (Cuprum C), se adeguatamente utilizzati in associazione sinergica possono rappresentare un aiuto assai efficace.

 

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