Piombo: metallo tossico

Piombo: metallo tossico

Piombo: metallo tossico

 

A cura di Vladimiro Lambertelli

Il Piombo
Piombo Simbolo chimico Pb dal latino Plumbum, Peso atomico 207,2. Nella crosta terrestre e’ presente in percentuale dello 0,002%. E’ un minerale traccia non essenziale per l’uomo; il Piombo è un veleno enzimatico.

E’ considerato il più pericoloso a causa della quantità che ne è distribuita nell’ambiente sotto forma di rifiuto inquinante. Per oltre mezzo secolo, infatti, il piombo tetraetile è stato aggiunto alle benzine per produrre un carburante più efficiente e gli automobilisti lo hanno riversato sotto forma di polvere finissima tramite i tubi di scappamento su tutte le strade del mondo. Fino alla metà degli anni ’50, composti di Piombo sono stati anche largamente usati nelle vernici per ottenere colori brillanti ; il Piombo delle vernici è diventato un serio pericolo per i bambini, specialmente in quelli che abitano in case fatiscenti, in quanto il muro nel tempo si scrosta e le schegge colorate di vernice risultano molto attraenti per i bambini che tendono ad assaggiarle; il Piombo delle vernici scrostate viene anche assorbito dal terreno intorno alle case e quindi finisce negli alimenti.
Un’altra fonte di Piombo nel regime dietetico deriva dalle ceramiche decorate usate in molte nazioni del terzo mondo vendute sul mercato americano per scopi decorativi, e che in alcuni casi vengono utilizzate anche come contenitori per alimenti.

Piombo Alto
Elevati livelli di piombo nel capello indicano con certezza lo stato di prolungata esposizione al metallo pesante; Il piombo danneggia innanzitutto il sistema nervoso ed il midollo osseo. Le statistiche hanno dimostrato che un adulto ne può assorbire anche 300 mcg attraverso gli alimenti; fattori condizionanti il livello di tossicità sono i livelli intracellulari di altri minerali, la disponibilità organica di vitamine e fattori costituzionali individuali. Il Piombo ha un effetto immunosoppressore e inibisce i composti solfidrili preposti ad estinguere i radicali ossidanti. Tale situazione produce una tossicità epatica e renale.
I bambini, i giovani e le donne in gravidanza “..hanno un assorbimento intestinale maggiore (50% contro il 10% circa degli adulti) per l’elevato ritmo del metabolismo calcico”. (G. Abbritti in “Ambiente Risorse e Salute” 76/1988). Nei bambini soprattutto “..il Piombo può superare la barriera ematoencefalica determinando così turbe dello sviluppo intellettuale.” (N. Magnavita The Practitioner 130 Marzo/1990).
Nei bambini costretti al fumo passivo i livelli intracellulari di piombo sono spesso inquietanti; oggi deve essere aggiunta alle cause dell’intossicazione anche la grave carenza dietetica di elementi essenziali che svolgono un’azione chelante o consentono una minore vulnerabilità. Tale carenza “..può aumentare la neurotossicità del piombo” (citaz. G. Bressa, “Ambiente Risorse Salute” 79/1988).

Spesso purtroppo, si trascurano le intossicazioni da metalli pesanti dovute a piccole dosi assorbite giornalmente. La manifestazione e la gravità dipendono dall’accumulo, dalla carenza di alcuni elementi essenziali e dalla individuale situazione organica. Alcuni sintomi dell’intossicazione da piombo sono talmente comuni che possono velare ogni riferimento.

Il piombo attiva l’enzima iarulonidasi il quale interviene nella distruzione del tessuto connettivo e del liquido sinoviale. L’accumulo intracellulare di piombo antagonizza a livello osseo il calcio che può risultare molto ridotto o in eccesso, comportando comunque la sua indisponibilità in forma ionica. rame, zinco, manganese, vengono ridotti dall’eccesso di piombo, inoltre l’intossicazione da Piombo, anche moderata, è causa frequente di sterilità.

Aspetti e quadri clinici di elevati livelli di Piombo nei tessuti

Ipertensione – Ipotensione – Dolori addominali – Ritardi mentali – Insonnia Vertigini – Ansietà – Depressione – Incubi notturni – Tensione – Allergie – Iperattività – Irritabilità – Retinopatie – Anemia
Tossicità epatica – Tossicità renale – Danni cerebrali – Cefalea – Stanchezza – Cecità – Ulcera – Disturbi digestivi –  Dolori articolari – Aggressività – Proteinouria – Autismo – Comportamento violento Rallentamento cerebrale – Sapore metallico in bocca – Incapacità di concentrarsi – Difficoltà di apprendimento – Difficoltà mnemonica – Disquilibri negli altri minerali – Ridotta risposta degli anticorpi – Minor produzione di linfociti B-T  – Minor risposta reticoloendoteliale.

Fattori favorenti l’accumulo di Piombo nei tessuti
Carenza di calcio; inquinamento atmosferico; fumo e maggiormente gli ambienti fumosi; alimenti inquinati da pesticidi; additivi usati per bloccare la fermentazione del vino; polverizzazione di vernici con piombo; polveri e terra con piombo derivato da tubi di scappamento; acqua potabile che passa attraverso tubatura di piombo.

Piombo Alto Trattamento
Tale situazione è antagonizzata dalla supplementazione di Calcio, Fosforo, Zinco, Cromo, (Mitoddy), Vitamina C (Cuprum C), Complesso B (B-Genom) Vitamina B1, Vitamina B3, Vitamina B6 in particolare, Vitamina E, Vitamina A, Aminoacidi sulfurati, (Metionina, Cisteina) (Nutrigen SOD), lecitina di soia, pectina, Kelp.
Ricordiamo che il fumo delle sigarette può aumentare del 25% al giorno la contaminazione da Piombo.

La chelazione
La chelazione è una reazione in cui un agente chelante e un atomo metallico formano un complesso molto stabile: il chelante agisce da gabbia racchiudendo, come una tenaglia, il metallo. La chelazione è ampiamente utilizzata in caso di intossicazione da metalli pesanti. Una volta chelato, infatti, il metallo è come se fosse neutralizzato e può essere eliminato dagli organi emuntori.
La terapia chelante è quindi un valido strumento per permettere all’organismo di eliminare i metalli pesanti che diversamente potrebbero accumularsi e raggiungere livelli tossici, interferendo con gli enzimi e producendo radicali liberi. In un programma di generale depurazione, può quindi risultare utile intervenire con sostanze chelanti, capaci di legarsi al metallo e di trasportarlo all’esterno dell’organismo. È inoltre importante associare a una terapia chelante un’integrazione di rimedi antiossidanti e disintossicanti, per garantire all’organismo di liberarsi da scorie tossiche e al contempo ripristinare le proprie naturali difese.

Oxistres è un integratore a base di Glutatione (contribuisce direttamente alla neutralizzazione delle sostanze tossiche) coenzima Q10 (contribuisce al mantenimento di un normale metabolismo energetico), Nadh (grazie al suo notevole potere antiossidante può ritardare la morte cellulare e la naturale degenerazione che avviene con l’età.) ed altri componenti, che contribuisce a combattere la formazione di radicali liberi e facilità l’eliminazione dei metalli tossici.

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